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Un diario dove annoto, con testi e foto, le tradizioni dell'Umbria, i miei pensieri sull'attualità, qualche buona ricetta e le tante curiosità che attraggono la mia attenzione. Buona lettura. Agnese Benedetti

27 May

La festa di Santa Rita da Cascia

Pubblicato da Agnese Benedetti  - Tags:  #Santa Rita, #Cascia, #22 maggio, #Roccaporena, #Ex voto

La festa di Santa Rita da Cascia
Il 22 maggio si festeggia santa Rita da Cascia.
Andando nella cittadina la sera della vigilia, per la tradizionale sfilata dei gonfaloni comunali lungo il viale che porta al Santuario, ho ripensato a quando, da bambina, nel giorno della festa rendevamo omaggio alla Santa.
Terminati i preparativi domestici, si partiva con l'automobile stipata di persone, ogni anno per questo pellegrinaggio irrinunciabile. Si visitava l'urna, si lasciava qualche offerta e, poi, nel negozio delle monache si acquistavano le "devozioni" da appuntare con una spillina sotto gli indumenti. Ne prendevamo per noi e per chi era rimasto nel paese. Erano minuscoli sacchetti rotondeggianti, pieni di polverina miracolosa, resi ancor più graziosi da un fiocchetto rosso. Sulla nostra auto c'era una calamita con l'immagine di santa Rita santa del motore e una preghiera di invocazione contro i pericoli della strada. In macchina, però, portavamo anche coniglio e carciofi fritti che consumavamo sul prato dei giardini, insieme ad altre famiglie, in semplicità e in unione. Crescendo con gli anni, la sera andavamo nei divertenti autoscontro al luna park fino a quando, in piazza, cominciava il concerto di qualche cantante conosciuto. Finiva tutto con l'esplosione dei fuochi d'artificio. Cascia era santa Rita, nient'altro.
La festa che aspettavamo da un anno all'altro con entusiasmo e devozione, era qualcosa di coinvolgente che ci apparteneva fino in fondo, perché dalle nostre parti, così vicine a Roccaporena, sentivamo forte l'esempio di questa donna, ne conoscevamo la storia, le leggende nate intorno al suo nome, i tanti miracoli che le venivano attribuiti. Il nome di santa Rita era invocato nel bene e nel male: santa Rita aiutaci, Santa Rita mia ti ringrazio tanto. Anni fa la festa era rivolta principalmente agli abitanti della Valnerina, di Spoleto. Non si parlava di turismo ma di gente semplice che spontaneamente ogni anno andava a "trovare" Rita e le sorelle agostiniane che continuavano la sua opera. Il corpo conservato nell'urna la rendeva tangibile, vicina; gli ex voto appesi sulle pareti la compensavano del dolore causato dalla spina chiesta a Cristo. Le sue orfanelle, 'le apette' commuovevano tutti
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M
Sono stato qualche anno fa al santuario e quello che mi ha maggiormente impressionato è l'aria mistica che si respira al suo interno, una sensazione quasi tangibile.<br /> Un saluto
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B
Buongiorno, è proprio vero: l'aria mistica che si respira all'interno della basilica è avvolgente. L'architettura e le opere sono in armonia con l'opera di Rita<br /> Saluti a lei

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