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Un diario dove annoto, con testi e foto, le tradizioni dell'Umbria, i miei pensieri sull'attualità, qualche buona ricetta e le tante curiosità che attraggono la mia attenzione. Buona lettura. Agnese Benedetti

26 Oct

Tra Galileo e Sant'Uffizio le invenzioni dei fratelli Campani

Pubblicato da berenice.over-blog.it  - Tags:  #Cultura e spettacolo

211180_212701182128428_274508742_n.jpgA  circa trecentocinquantanni dalla loro scomparsa un libro scritto dall'architetto Anatolio Egidi rievoca e racconta le

straordinarie invenzioni dei fratelli Campani che nacquero nel piccolo centro rurale di Castel S.Felice (PG), nella prima metà del XVII secolo.

Tre fratelli, i Campani, geniali inventori, le cui vicende tecnico-scientifiche ebbero risvolti
insospettabili nel mondo della ricerca e del progresso tecnologico post-galileiani.
Matteo, presbitero, ottico e orologiaioPier Tommaso e Giuseppe Campani, nell’arco di un ventennio divennero leader incontrastati nel campo della fabbricazione di cannocchiali astronomici, microscopi e orologi
notturni silenziosi. A Matteo fu attribuita anche l'invenzione della Lanterna magica, primo dispositivo del precinema.

I tre fratelli di Castel S.Felice pubblicarono i risultati di prove e esperimenti nel
campo della fisica e della meccanica e si applicarono, al pari dei più famosi astronomi del
tempo, anche nel campo delle osservazioni celesti.
I Campani operarono presso le più importanti corti italiane: quella papale e quella del Granducato di
Toscana.

La consolidata fiducia nei mezzi della scienza e della tecnica li indusse ad affrontare con
coraggio e astuzia il delicato contrasto tra la spinta progressista della nuova scienza galileiana e le
inibizioni conservatrici del Sant’Uffizio.
Il rinvenimento presso l'Istituto-Museo di Storia della Scienza di Firenze delle loro corrispondenze
epistolari costituisce la prova inconfutabile della loro costante e avvincente attività di ricerca e
sperimentazione in tutti i campi in cui si applicarono. I frequenti contatti con astronomi e
matematici del calibro di Gian Domenico Cassini e Christiaan Huygens rivelano lo spessore e
l'attendibilità delle loro ricerche ed invenzioni.
Alla redazione del libro di Anatolio Egidi hanno contribuito alcuni esponenti di prim’ordine del mondo accademico e
del collezionismo privato. Tra questi il prof. Giorgio Dragoni, Ordinario di Storia della Scienza
presso l'Università degli Studi di Bologna e l'ing. Antonio Lenner, Presidente di “Hora”,
Associazione italiana cultori dell'Orologeria antica.
Il lavoro, che vanta la collaborazione autorevole dello storico  Ubaldo Santi, verrà presentato a Sant'Anatolia di Narco presso la "Sala Campani" sabato 29 ottobre 2011 alle ore 16,30. Presenzieranno la professoressa Liana Di Marco e il professor Giorgio Dragoni. La pubblicazione fa parte della "Collana della Memoria: I Protagonisti" edita dall'Associazione Amici di Spoleto onlus presieduta da Loreto Luchetti.

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