Il mistero della Gran pietra del Lago di Pilato
Il Museo della Sibilla di Montemonaco (AP), nel Parco Nazionale dei Sibillini, custodisce una pietra rinvenuta nel Lago di Pilato, un piccolo bacino idrico che si apre a 1981 metri di altitudine sul monte Vettore e che è conosciuto da escursionisti e appassionati di mistero per la sua bellezza e per una fama alimentata da innumerevoli e torbide leggende.
Nell’antichità si riteneva che i fondali del lago si aprissero direttamente nell’Inferno e che tra le acque fosse sprofondato il carro con il corpo di Ponzio Pilato.
Maghi, negromanti, cavalieri e stregoni, erano soliti sfidare le insidie della montagna per raggiungere il lago e bagnarvi i Libri del Comando consacrandoli a Satana, in modo da assicurarsi l’invincibilità e il dominio sul mondo.
La vicinanza della Grotta della Sibilla, spietata Regina delle montagne, nei secoli non ha fatto altro che alimentare i misteri legati a questi posti.
Anche la pietra custodita al Museo di Montemonaco, soprannominata la Gran pietra, ne racchiude uno. Sulla superficie levigata dalle acque reca delle lettere iscritte che fino a qualche settimana fa erano rimaste indecifrate e oggetto di numerose ipotesi.
Gli studi e le ricerche del professor Romano Cordella, esperto del territorio, hanno sciolto la questione: i segni scolpiti nella roccia hanno ripreso un ordine e la loro paziente lettura ha ricomposto i nomi di tre cavalieri spoletini che visitarono il lago intorno al 1500, presumibilmente negli anni 1520-1522.
Di essi, e in particolare di un tale Giordanu Ceciliu familiare di Saccoccio Cecili che possiede ancora una via intitolata nell’antica Spoleto, si ha menzione nei volumi della storia scritta da Achille Sansi.
Perché i tre cavalieri percorso tanti chilometri e salirono fin lassù? La risposta non si saprà mai con certezza, ma potrebbe essere vero che la loro visita come quella di altri fosse legata alla reputazione magica del luogo.
Giordanu e i suoi sarebbero andati a chiedere alle forze occulte l’invincibilità e la potenza, virtù molto bramate dagli uomini d’armi, e a testimonianza del passaggio avrebbero inciso nella pietra i loro nomi. Oppure li avrebbero scritti perché così voleva il rituale di allora.
Certo è che proprio in quegli anni il Ceciliu fu coinvolto in un importante fatto storico collegato alla rivolta dei castelli della Valdinarco verso Spoleto.
Durante i conflitti, che imperversavano numerosi, venne ucciso il Governatore spagnolo Alfonso di Cardona parente della famiglia reale Aragona. La responsabilità del gesto fu addossata a Petrone da Vallo, uno dei capi della rivolta, indipendentista e spregiudicato ribaldo che successivamente venne catturato e arso vivo insieme al figlio.
Ma poiché a proteggere il Governatore erano stati chiamati quattro o cinque spoletini di rango tra cui il Ceciliu e i suoi amici, la morte dell'alto funzionario creò seri problemi a Spoleto accusata di non averlo coperto adeguatamente.
Forse il potere demoniaco del Lago di Pilato quella volta non aveva funzionato a dovere, ma la traccia del passaggio dei cavalieri, almeno quella, ha resistito al trascorrere dei secoli.
Proprio come resiste l'aura leggendaria del mistero, che diventa quasi certezza, quando lassù imperversano gli ululati e il rombo del vento, le tempeste di pioggia e neve e l'effetto straordinario della nebbia.
Per vedere direttamente il Lago si può seguire uno degli itinerari in partenza da Foce di Montemonaco; l’escursione necessita di adeguata preparazione fisica. Questo il link con i riferimenti necessari.
(Foto: Il Lago di Pilato, la Sibilla appenninica, Blog.bar.it; la Gran pietra, Bimbieviaggi.it)
Petrone da Vallo, una storia cinquecentesca di ribellione contro le tasse - Berenice
Il fumo spargeva un odore acre avvolgendo le case e le persone e si stendeva pietoso a nascondere i corpi di Petrone e del suo figlioletto, arsi vivi in un abituro. Era il 1523. Scrive Severo ...
http://berenice.over-blog.it/article-petrone-da-vallo-106072232.html
Commenta il post
Laura 12/03/2013 22:37
berenice 12/05/2013 12:38
monica c. 11/29/2013 19:33
berenice 11/30/2013 10:47
Anna 11/28/2013 19:34