Formaggi top a Fior di Cacio
A ‘Fior di Cacio’ trionfa la qualità : primo premio assoluto per un vaccino stagionato con cagliatura di capretto.
Successo per la manifestazione che si tiene ogni anno in Umbria a Vallo di Nera nel mese di giugno.
Una commissione di esperti, docenti dell’ Università dei Sapori dell’Umbria ha incoronato i cinque migliori formaggi presenti alla manifestazione Fior di Cacio, rassegna gastronomica nazionale che si tiene ogni anno a Vallo di Nera (PG). Cinque vere ricercatezze per intenditori sono salite sul podio di altrettante categorie: per i caprini un formaggio realizzato a latte crudo e a coagulazione lattica (ovvero senza l’impiego di caglio) presentato dall’ Azienda Agricola Rossi Rita di Colforcella di Cascia, brava a capeggiare anche la classifica dei pecorini.
Per i vaccini stagionati ha ottenuto il massimo punteggio l’Azienda Agricola dei fratelli Broccatelli di Santa Maria degli Angeli che ha proposto una vera chicca a cagliatura di capretto e ha bissato il successo nella categoria dei canestrati di pecora, squisiti formaggi che devono il nome al particolare contenitore di giunco che accoglie la pasta caseificata.
Tra le forme a caglio vegetale la giuria ha scelto il cacio fiore di Columella prodotto dall’Azienda Acquaranda di Anguillara Sabazia.
I cinque ‘numeri uno’ sono stati ulteriormente votati da una giuria popolare che ha confermato il verdetto della commissione di esperti e ha assegnato il primo premio assoluto al formaggio vaccino prodotto dall’ azienda agricola Broccatelli, stravotato nel corso dei laboratori del gusto. Tra un assaggio e l’altro e grazie alla competente descrizione del gastronomo Renzo Fantucci, uno dei massimi esperti di formaggio a livello nazionale, i numerosi partecipanti ai laboratori del gusto hanno potuto assaporare e conoscere le migliori produzioni casearie dell’Italia centrale accompagnate dai vini delle cantine umbre Le Poggette di Montecastrilli, Tommaso Coricelli di Spoleto, Tabarrini di Montefalco, Di Filippo di Spoleto e Caprai di Montefalco.
A consegnare i riconoscimenti la senatrice Annarita Fioroni, Presidente dell'Università dei Sapori di Perugia e Gianluigi Marcantoni della Regione Umbria.
Nelle sale dell’ex convento di Santa Maria, dove si è tenuta la cerimonia, i partecipanti hanno potuto ammirare una singolare cartina geografica con I formaggi dell'Italia unita . Dalle Alpi agli Appennini, dalla fontina valdostana, al pecorino di Norcia umbro, dal piacentino di Enna al caciocavallo di Agnone, un trionfo di paste di latte ha delineato i contorni di una Nazione unita storicamente anche dai pastori che si sono spostati dalle montagne alla pianura e viceversa, caratterizzando produzioni e intessendo rapporti di coesione.
Oltre ai formaggi la manifestazione di Vallo di Nera ha offerto ghiotti cesti di tartufo nero, norcineria, miele, farro, zafferano e altri prodotti dell’agricoltura e dell’artigianato. Nelle vie del bel borgo medievale si sono alternati percorsi golosi a tappe e spettacoli musicali, tenuti dal gruppo ‘8jazz’, dagli stornellatori di Camerino, dall’ottocento sull’aia e dai Sonidumbra, molto applauditi nell’auditorium di Santa Caterina. Una navetta è salita fino al paese di Meggiano per far conoscere ai visitatori i sentieri della transumanza e la delicata ricotta preparata dopo la mungitura. Passeggiate a dorso di mulo, gare di ruzzolone, la mostra degli antichi mestieri e la preparazione della tradizionale giuncata hanno incuriosito i numerosi visitatori che da anni non perdono questo appuntamento in quella che ormai a buon ragione può definirsi la roccaforte dei sapori e delle bellezze artistiche e paesaggistiche.