Il gatto selvatico dei Monti Sibillini
Coda a clava non appuntita con anelli scuri, una linea dorsale che termina alla radice della coda, lo sguardo penetrante di chi sa come mimetizzarsi nel bosco, ecco un esemplare di gatto selvatico dei Monti Sibillini immortalato da Alberto Mandozzi, raccoglitore di tartufi e amante della natura. Un incontro davvero straordinario!
Riuscire a incontrare e a fotografare un vero gatto selvatico (felis silvestris) è impresa difficilissima, per via dell'alta capacità mimetica dell'animale e per la sua velocità negli spostamenti.
Il progenitore dei più comuni gatti domestici si muove furtivamente e quasi sempre da solo, si nutre di piccoli mammiferi, di uccelli, di lucertole, e vive in media fino a 13-14 anni.
Presente in una vasta area intercontinentale, l'esemplare italiano è a rischio di ibridazione con i gatti domestici, con i quali si può accoppiare e generare.
In Umbria, il gatto selvatico, vive anche nell'area del Monte Coscerno (1684 m.) insieme all'aquila reale, la poiana, la coturnice e il lupo.
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